Convivio su arte e poesia





















 

Associazione Culturale L'arca dei Folli
Comune di Cupra Marittima
Pro Loco di Cupra Marittima
 

IL SARNELLI nella Sala Arca dei Folli a Cupra Marittima


               27 Giugno, Venerdì, ore 21.00
                     “
Convivio su arte e poesia
                        
 Il nodo e la maschera

con il M°Antonio Sarnelli, presso la sala d'Arte “Arca dei folli”, in via Trento a Cupra Maritttima. Evento organizzato dall'Associazione L'Arca dei Folli, nell'ambito delle manifestazioni estive del Comune e Pro Loco di Cupra Marittima.
Il maestro napoletano, uno dei massimi artisti contemporanei, presenterà nella sala dell'Arca, eccezionalmente solo per la serata, alcuni dei suoi capolavori. Questi saranno lo scenario di un appuntamento artistico, voluto dallo stesso Sarnelli. Egli è uomo di raffinata cultura ed intelligenza,
amante della letteratura e studioso d'arte. Su questi e altri argomenti correlati alla creazione artistica e letteraria, converserà con gli artisti dell'arca dei folli: il poeta, Danilo Tomassetti; le pittrici Annunzia Fumagalli e Antonella Spinelli, lo scultore Nazzareno Tomassetti.
Il maestro ha da poco festeggiato i suoi cinquant'anni di attività artistica. Oltre cento solo le mostre personali, in Italia e all'estero. In america ha trascorso diversi anni tra Hollywood e Beverly Hills, Miami e New York. Le sue opere sono esposte in luoghi sacri come i Musei o in quelli secolari come panfili di sceicchi e magnati. In onore di Sarnelli, il comune di Napoli ha organizzato una mostra antologica a Palazzo Reale, per i suoi primi quarant'anni d'arte.
La pittura di Sarnelli è di assoluta eccellenza tecnica, ma non imita la natura. Possiede l'arte di estrarre l'anima dal soggetto rappresentato. Tra i soggetti preferiti di Sarnelli, sono i nodi. Questi stanno a rappresentare, il processo doloroso del decadimento fisico. Le ricche stoffe, dal tempo usurate, decadono di ruolo, fino a stracci da polvere: mappina, in napoletano. Un panno che il pittore accomuna al cammino della vita. Sarnelli è maestro nel rappresentarci il teatro della commedia umana, attraverso maschere del teatro napoletano e shakespiriano, le sublimi opere sacre.
 

 

A.R. Sarnelli

Essenza intima
uno dei quadri che saranno esposti la sera di Venerdì 27 Giugno 2008
 

A.R. Sarnelli  Storia e pensiero

 
 

Il nodo e la maschera
Riflessioni sull'arte di Antonio Sarnelli
a cura di Danilo Tomassetti
 

La pittura di Sarnelli è di assoluta eccellenza tecnica, ma non imita la natura. Il maestro possiede l'arte di estrarre l'anima dal soggetto rappresentato. Arte e non narcisismo iperrealista, autocompiacimento della propria tecnica. La sua quindi non è banale imitazione, inganno della tecnica cromatica e prospettica su una superficie piana. La pittura di Sarnelli possiede l'impronta dell'anima.
Tra i soggetti preferiti di Sarnelli, sono i nodi, che rappresentano, il processo doloroso del decadimento 
fisico. Le ricche stoffe, dal tempo usurate, decadono di ruolo, fino a stracci da polvere: mappina, in napoletano. Un panno che il pittore accomuna al cammino della vita. Il nodo è la ruga, lo svolgimento dell'esistenza terrena, dalla prestanza fisica della giovinezza alla decrepitezza della vecchiaia. Un percorso che il pittore, non mortifica come perdita ma come arricchimento. L'esperienza della vita, la saggezza diventa nelle mani del pittore un panneggio di soffici e morbidi superfici. Importante è il colore del panno. Il carnato rappresenta il corpo. Nel quadro “Storia di valori” il panno ricorda lo svisceramento della struttura umana, cita il bue macellato di Rembrandt.
In questa opera, il panno è sormontato da un altro frequente simbolo del maestro: la melagrana. Il frutto è aperto, esplode proiettando i suoi rossi grani nel mondo, i semi sono uomini, quali si rigenerano continuamente, creando una nuova storia.
Nel colore bianco, il panno si fa nube, leggerezza, poesia, diviene emblema della vita spirituale: l'anima. Il mondo di Sarnelli è simbolico e poetico. Il più perfetto dei “contenitori” la sfera, nel suo linguaggio cambia stato a seconda del colore. Essa se è rossa rappresenta la materia, il magma. Bianca è la luna, l'anima nel cielo. Se blu è il riflesso della luna nel mare, a rappresentare l'inconscio, catturato dalle acque.
La sua è la raffigurazione della commedia della vita, sia essa sacra o profana, una pittura del teatro, dove lo spettatore può riconoscersi, guardarsi senza angosce. In lui svanisce la paura, nella consapevolezza che la rappresentazione è una finzione, facilita la commozione, partecipazione che lo distacca dalla miseria del suo corpo terreno.
Sarnelli è maestro nel rappresentarci questa condizione, siano esse e maschere del teatro napoletano, le tele sul teatro di shakerspiriano o le sublimi opere sacre.
Le sue opere, anche quelle del dolore, esprimono incanto e di bellezza. Pitture costruite come una poesia rimata, con strofe, accenti, versi, che fanno scaturire dall'olio una musica interiore che affascina. Ammirando una sua stupenda via crucis, alcuni anni fa composi questa poesia, pubblicata nel libro “Il nuovo e l'antico tempo” del 2001.
 

 
Via Crucis, nel silenzio della pietra
Il silenzio
non ode voce
nessun sussurro,
vento su foglie
canto dell'usignolo;
neppure l'ombra animale
a suggerire suono,
volti silenziosi inerti,
dietro pietra caravaggesca
in panno sudario candido,
l'impronta è trasparente
nel composto stupore di morte,
nessuna parola indifferente
controriforma addolorata
in teatro di muta gente.
Croce è lume in tenebre
parla solo luce,
nell'opprimente sguardo del cielo
grigie nubi, colante triste sentire
un Cristo incarnato uomo
non urla al sofferente destino,
accoglie nelle sue mani dolore,
in sguardo rinascente
stupore fanciullo al gaudioso respiro,
luce, dissolto in cielo
sguardo dell'oltre,
in un panno di foglie.
Danilo Tomassetti 18 Giugno 2008
 
 
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